Una lettera

Nella brocca di coccio
che non hai mai visto,
piena d?acqua di fonte
ogni giorno s?è dissetata
la mia arsura di vivere.
Nella vecchia madia
che non sai cos?è,
poco e scuro il mio pane
per alleviare la fame
che tu non hai conosciuto,
ed è stata la fame
a darmi amore, coraggio.
Sulla forgia rovente
i mio dopo scuola e
i miei giochi di bambino,
poco più che undicenne.
Un sudore d?uomo, tanta
era la fatica nel battere
il ferro rovente sull? incudine.
Ferite le piccole mani
davano bruciore di povertà,
e presto maturò la bestemmia.
Era la miseria a regalarmi
gli insulti contro Dio,
ora gli chiederei perdono
se sapessi come pregare.
Da questa lettera oggi tu
sai della brocca, della madia;
ma non sai della fame,
e del perchè della bestemmia.
E come leggi, le mie ferrite
sono ancora aperte.