Nino Luca / Corriere TV / CorriereTv
Il maltempo è stato il vero protagonista del Concerto del Primo Maggio che per la prima volta si è svolto al Circo Massimo per l'inagibilità di Piazza San Giovanni. La forte pioggia ha condizionato la prima parte dell'evento condotto dalla inedita coppia di artisti Noemi ed Ermal Meta. Tante le pause e i cambi di scaletta. Ermal Meta si è trovato costretto ad intrattenere il pubblico cantando `Hallelujah´ di Leonard Cohen solo con la chitarra acustica, e l'effetto è stato più che positivo dato che al termine della sua esibizione è spuntato il sole. Tanti i monologhi brevi senza però veri e propri scossoni, molti i messaggi sulla sicurezza del lavoro e i diritti delle donne, con Noemi in prima linea: «Ci dicono di fare più figli ma non si fa abbastanza per conciliare lavoro e maternità, perché non lavorare o guadagnare troppo poco rende le donne vulnerabili. Quando le donne si rivolgono ai centri antiviolenza, rischiano di trovarsi senza soldi, senza lavoro e con un uomo da mantenere. Per questo il 1 maggio sia fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Per il lavoro, giustizia sociale e contro la violenza sulle donne. Sempre», sono state le parole di Noemi che con Ermal Meta ha letto le strofe della canzone `La guerra di Piero´ di De Andrè. La parte di protesta più intensa è stata quando lo scrittore Stefano Massini ha parlato delle morti sul lavoro. «Siete 50/60.000 stasera, bellissimi da guardare ma anche terribili da guardare. Siete tanti quanti i morti sul lavoro. Ogni volta che un lavoratore muore sul posto di lavoro è una carneficina, è uno sfascio, un massacro. Sono un antisfascista, perché oggi se dici antifascista ti identifica la Digos. E allora vorrei dire alla Digos, identificateli tutti». Achille Lauro legge la Convezione Universale dei diritti umani, Tananai dedica la sua canzone `Tango´ al rapper iraniano Toomaj Salehi condannato a morte per aver pubblicato musica critica nei confronti del governo e per aver sostenuto le proteste del 2022 in Iran, BigMama invita a non farsi travolgere e condizionare dai fallimenti, anzi «fallire è prezioso, credere nei sogni ti salva». Oltre 50 gli artisti molti dei quali presenti all'ultimo Sanremo e tanti appelli per la pace come quello dei Negramaro. «Ricominciamo tutto con la pace. Anche nella notte più buia c'è una luce che brilla» ha detto Giuliano Sangiorgi. Nel finale il lungo monologo di Ermal Meta sull'istruzione. «Non capivo niente di quello che si diceva in classe. Non capivo i compagni, non capivo i professori. Mi sono dovuto impegnare tanto per recuperare, al punto da addormentarmi sui libri. E per fortuna mi è stata data la possibilità di mettermi al passo con gli altri», ha sottolineato il cantante-conduttore, con evidente riferimento alle recenti dichiarazioni del generale Roberto Vannacci. «Mentre l'uguaglianza ci mette tutti sullo stesso piano, l'equità si muove dalla diversità di ciascuno, per offrirgli ciò di cui ha bisogno per realizzare sé stesso, perché tutti devono poter guardare l'orizzonte del proprio futuro in egual modo. Equità è un bambino che non è costretto a studiare in un'altra classe a causa della sua disabilità. Equità è valutare il rendimento dei ragazzi in base al loro impegno, ognuno secondo le proprie possibilità. Equità è garantire a tutti, ma proprio a tutti, non gli stessi strumenti, ma gli strumenti di cui ciascuno ha bisogno». Protagonista del finale di serata Ultimo che ha scaldato il pubblico del Circo Massimo, location che il prossimo anno lascerà nuovamente il posto con ogni probabilità a Piazza San Giovanni, come si è intuito dalle parole del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «Siamo contenti di essere riusciti a realizzarlo qui, perché come sapete ci sono i lavori a piazza San Giovanni, ma dall'anno prossimo sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì o comunque dove i sindacati sceglieranno. L'importante è che adesso questa macchina sia riuscita a realizzare questo bellissimo evento». (Si ringrazia Thomas Cardinali per la collaborazione)
02 maggio 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA